L'ALLENATORE

Domenico Rugolo

È nato il 21-03- 1959 a Oppido Mamertina (R.C.). Negli anni ’70 e ’80 ha giocato nel campionato Beretti, nell’ex serie D, in campionati d’Eccellenza e Aziendali.
È allenatore Uefa B, iscritto all’albo del settore tecnico (codice 30320).

Ha iniziato ad allenare nel 1989 in squadre dilettantistiche di Milano e provincia, in qualità di responsabile prima squadra, settore giovanile e coordinatore di scuola calcio.
Allena tuttora una squadra iscritta al campionato della F.I.G.C.
Ha collaborato con squadre professionistiche in diversi progetti e campus.
Nel 1999 ha fondato la scuola calcio non agonistica Tuberose nel Centro Sportivo Tuberose (gestito da Unione Lombarda – Acli), dove tutti i bambini possono giocare, confrontarsi e partecipare in certi eventi. Questo progetto è ancora attivo.

Da Oppido Mamertina a Milano

Domenico Rugolo, classe 1959, dopo l’attività da calciatore, svolge da tempo il ruolo di allenatore di formazioni giovanili del territorio milanese.

Per i suoi allievi è stato «un vero e proprio maestro di vita». Nonostante i successi e le soddisfazioni di cui ha fatto esperienza, Domenico Rugolo tiene a ricordare sempre ai giovani che il calcio non è tutto nella vita: «I ragazzi prima di tutto devono pensare a mettersi a posto, devono studiare e assicurarsi un futuro. Io non insegno soltanto a giocare a pallone. Ho sempre stimolato i miei allievi ad avere un buon comportamento e a non trascurare la propria formazione culturale. Diventare un giocatore professionista deve essere considerata come un’opportunità in più».

Rugolo è molto fiero e orgoglioso di tutti i suoi ex allievi: «Ho cercato di trasmettere la mia esperienza di vita. Ho dato loro tanti consigli, li ho invitati a essere umili, come sono sempre stato io. Da loro in campo pretendevo prima di tutto un buon comportamento: niente grida, niente parolacce, niente aggressività. Dopo veniva l’insegnamento tecnico. Si giocava a pallone, ma ci si divertiva. I ragazzi uscivano dal campo sereni. Lo sport porta con sé dei valori importanti che sono costituiti prima di tutto dal rispetto dei compagni e degli avversari».

L’ultima soddisfazione un allievo che ha esordito come portiere nella primavera della Cremonese calcio: «Ciao mister, un abbraccio e buon calcio».